Casio DW-291H-9AVEF - recensione
- I migliori orologi economici
- 24 feb 2023
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 22 feb 2024
Grosso, brutto, cafone, anti-estetico, sproporzionato...e per questo lo amiamo ;)
Signori e signore, ecco un must per la vostra collezione Casio e, più in generale, di orologi molto economici. Un modello Casio che se ne frega altamente sia della mia recensione positiva sia delle vostre critiche. Dalla forma strana, anti-estetica, tozza e volgare, il DW-291H crea da subito una dipendenza malata a chi lo indossa. Ma procediamo per gradi, e cerchiamo di capire come "sto coso curioso" è entrato nel cuore di tutti noi collezionisti di orologi Casio, e, nonostante il suo aspetto, affascina diverse generazioni di collezionisti Casio.
Piace perché è un G-SHOCK economico? Nope. Piace perché è un Baby-G? Nope. Allora perché è il Casio utilizzato da Tom Cruise nel primo mission impossible? No no e no, ma effettivamente attorno a questo modello c'è un po' di confusione. Vediamo quindi di chiarire le idee sia a chi già conosce i Casio, sia a chi vorrebbe acquistare uno di questi modelli ma non ha capito ancora le differenze tra di loro. Iniziamo con il dire che il nome corretto di questo modello è Casio DW-291H-9AVEF (se vuoi acquistarlo su Amazon, clicca qui) e, quindi, non ha nulla a che vedere con la serie DW-290-1, ovvero l'orologio che vediamo nel film mission impossible, o con le serie G-SHOCK. La confusione, tuttavia, resta e, quindi, credo che sia molto più utile con l'aiuto delle immagini e, un pò di storia, far capire le differenze tra questi modelli della Casio.
In principio Casio creò il G-SHOCK, e vide che era cosa buona e giusta! Il primo G-Shock è stato ideato nel 1981 dall'ingegnere Casio Kikuo Ibe, con l'intento di creare un orologio dotato di straordinaria resistenza. Questa "straordinaria" resistenza avrebbe dovuto riguardare tre aspetti dell'orologio, ovvero, la durata della batteria, la sua impermeabilità e, infine, la sua resistenza agli urti. Per questo motivo il progetto prese il nome di "triple 10", che sta per durata della batteria di dieci anni, impermeabilità fino a dieci bar, resistenza a una caduta di dieci metri. Una piccola curiosità al riguardo. Il progetto nasce proprio dal fatto che a Kikuo si era rotto un orologio da tasca che gli era stato regalato dal padre, a causa di una caduta accidentale. Nell'aprile 1983 viene prodotto il primo G-Shock, il DW-5000C (se vuoi acquistarlo su Amazon, clicca qui). Inizia così la produzione di questa serie di orologi innovativi, caratterizzati dalla loro robustezza e resistenza.
Le vendite iniziali della linea G-Shock erano lente in Giappone poiché le persone preferivano gli orologi eleganti. La situazione cambiò radicalmente quando, la divisione pubblicitaria statunitense della Casio, decise di evidenziare al massimo l'aspetto "tough" dell'orologio, attraverso uno spot pubblicitario nel quale un giocatore di hockey, utilizzava il DW-5000C come disco sul ghiaccio. Per verificare se l'orologio fosse davvero così resistente, un stazione televisiva, provò più volte le azioni compiute dal giocatore di hockey sul modello DW. Il risultato fu identico a quello dello spot, e, da quel momento, le vendite della linea crebbero vertiginosamente e in modo costante.
Ed ecco un primo tassello importante della storia del nostro goffo e curioso DW291H. Il design di derivazione dalla molto più costosa linea G-SHOCK, sarà esteso, anche se con le dovute modifiche in base al costo dell'orologio, ad altre serie, come la DW291 e la DW290 (l'orologio di mission impossible per intenderci, se vuoi acquistarlo su Amazon, clicca qui). Un elemento che accomuna tutti questi modelli, è, ad esempio, il cinturino progettato per proteggere il modulo durante una caduta. Attenzione, però, perché al riguardo c'è un grande malinteso di fondo per quanto riguarda questo aspetto del cinturino e della resistenza dell'orologio.
Il cinturino protegge il modulo, ovvero il cuore dell'orologio, non il vetro. La sua forma, infatti, non consente di riporre l'orologio in modo normale, con il cinturino completamente disteso e il fondo della cassa adagiato su di una superficie. In altre parole, siete costretti, a meno che non vogliate riporre ogni volta l'orologio in un apposito contenitore, a metterlo "coricato" su di un lato. Ed ancora, data la forma del cinturino, è molto facile che nel togliere l'orologio, esso cada ruotando su se stesso. Ecco perché molti acquirenti sono rimasti delusi, e soprattutto, tutti coloro che sono abituati ai classici cinturini, in pelle o in acciaio. Sul punto tornerò dopo, per il momento voglio concludere sugli aspetti fondamentali che creano confusione tra i modelli finora menzionati. Il design, per l'appunto, resta identico a tutte e tre le serie menzionate (ma anche ad altre serie simili della Casio).
Un design ideato per proteggere il cuore dell'orologio, il quale vanta il c.d. "modulo galleggiante", in cui il meccanismo al quarzo fluttua libero in una culla di schiuma di uretano, con i pulsanti esterni e il modulo LCD collegati con cavi flessibili.
Nel 1994, Casio lancerà sul mercato la serie Baby-G, ovvero il G-SHOCK per donne e ragazze, considerato l'aumento costante di donne impegnate in attività sportive sempre più dure, nonché tradizionalmente praticate dagli uomini. Credo che ora sia molto più semplice distinguere i modelli della Casio oggetto di questo post. La serie Baby-G, relativamente costosa, che altro non è che il G-SHOCK per donne, il Casio DW290 del film mission impossible, il quale è simile al nostro al DW291H, ma con una forma più sottile e l'accento posto sulle funzionalità di cronometro e allarmi. Ed infine, il nostro bruttissimo-bellissimo Casio DW-291H-9AVEF.
Ma allora, perché questo modello piace tanto sia ai collezionisti Casio di una certa età, sia a molti giovanissimi abituati a orologi molto più belli esteticamente e anche molto più dotati dal punto di vista delle funzionalità? Per i più giovani l'aspetto economico risulta essere determinante. Prima delle varie crisi che si sono susseguite e che hanno fatto levitare i prezzi dei componenti elettronici e, in generale, di tutti i tipi di orologi, questo modello poteva essere portato a casa per 25-30 euro. Un prezzo quasi irrisorio per un orologio dalle prestazioni incredibili. I giovani possono, quindi, acquistare un muletto tutto fare, utile per le più svariate attività (nuoto, mare, corsa, MTB, allenamento a casa o in palestra), senza preoccuparsi di rischiare di rovinare un orologio costoso.
Altra caratteristica che rende questo modello molto richiesto da chi si avvicina per la prima volta al mondo dell'orologeria, con un budget abbastanza ridotto, è la sua predisposizione a molteplici "personalizzazioni", facili da realizzare in quanto, l'orologio, ha diverse parti che possono essere sostituite con un semplice mini cacciavite, senza correre il rischio di rovinare o rompere il modulo al quarzo. Su internet trovate le più svariate e anche stravaganti personalizzazioni del DW291H, da modelli con i cinturini in stoffa NATO o in stoffa a treccia, fino a modelli con il frontalino ed il vetro totalmente diversi dall'originale.
Le sue funzioni in breve: world time con quattro fusi orari selezionabili e visibili nella modalità principale, 5 allarmi, segnale acustico orario attivabile - disattivabile, avviso acustico dei tasti anch'esso disattivabile, conto alla rovescia, cronografo, formato ore 12-24, led della luce di colore arancione, durata della luce selezionabile da 1 fino a tre secondi, ed infine, come tanti world time della Casio, se si tiene premuto il tasto search in modalità principale per alcuni secondi, i fusi orari selezionati inizieranno a scorrere in modo continuo. Funzione che fa scena, ma che non serve a nulla se non a scaricare la batteria.
E ai vecchietti come me (classe 79), perché piace? La risposta è nelle immagini che ho inserito nel post. Per il pubblico anzianotto statunitense, il DW291, ricorda uno dei giocattoli preferiti e più richiesti del passato, il c.d. Robot Moon degli anni 50. Le sue orecchie - antenna, il casco trasparente dal quale è possibile vedere i circuiti del robot, ricordano tantissimo il nostro Casio. Per gli americani, insomma, è un rinvio alla memoria dei primi robot giocattolo nonché delle prime serie di fumetti, cartoni animati, films e telefilm tutte caratterizzate dalla presenza di questi robot o extraterrestri buffi, goffi e con le antenne.
Per noi old boys italiani, invece, il Casio DW-291H, ricorda tantissimo il volto, o la testa se preferite, del piccolo robot protagonista del cartone animato Robottino dei primi anni 80. E mi fermo qui, altrimenti i miei occhi, chissà perché, iniziano a lacrimare.
Ciao watchlover, spero che il mio post ti sia piaciuto e che tu abbia trovato qualche info interessante o in più sul modello di orologio oggetto del post. Se hai deciso di acquistarlo ti pregherei di farlo attraverso i miei link in quanto sono un affiliato Amazon. Altrimenti visita le mie pagine con le liste di diversi brand di orologi oppure, se sei un appassionato di orologi seguimi su Instagram. Ciaooo!
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